Dcumenti e Moduli

Allattamento inps 2022 – modulo richiesta, durata e allattamento padre

Cos’è allattamento inps 2022? e dove posso scaricare il modulo richiesta allattamento inps? in questo articolo rispondiamo a tutte queste domande, e parliamo anche del allattamento padre 2022.

Allattamento inps 2022

Una volta finito il congedo obbligatorio di maternità e le neo-mamme ritorna al suo lavoro è possibile richiedere i cosiddetto permesso di allattamento inps 2022 entro il primo anno di età del nuovo bambino.

Chi ne ha diritto del permesso di allattamento inps 2022?

I riposi giornalieri per allattamento inps sono disciplinati dal Testo unico sulla maternità e paternità (ex artt. 39, 40 e 41 del d.lgs. n. 151/2001).

Possono usufruire dei permessi allattamento INPS 2022 i seguenti:

  • Lavoratrici madri dipendenti in caso di parto, adozione e/o affidamento durante il primo anno di vita del bambino o dall’ingresso in famiglia del minore adottato/affidato”;
  • Allattamento padre 2022: Possono richiedere il permesso allattamento inps anche i lavoratori padri in caso di morte o grave infermità della madre, abbandono del figlio da parte della madre, affidamento esclusivo del figlio al padre richiedente, madre lavoratrice non avente diritto ai riposi
Leggi anche:  Lettera di invito per familiare 2023 PDF + FAC Simile

Durata del permesso di allattamento inps 2022

L’INPS prevede che i permessi di allattamento siano corrispondenti all’orario di lavoro

Ore allattamento inps

Come abbiamo già menzionato prima i permessi di allattamento devono corrispondere all’orario di lavoro se il genitore ha una media di 6 ore lavorative per giornata, allora saranno 2 ore allattamento inps, mentre per una media inferiore il permesso è solo di un 1 ora al giorno.

Se i bambini sono due (o più), i permessi raddoppiano (non più 2 ore allattamento al giorno ma 4 ore di allattamento) e conseguentemente anche l’importo ricevuto.

Dove e come richiedere i permessi allattamento inps 2022

La richiesta del permesso di allattamento 2022 dovrebbe essere fatta 15 giorni prima rispetto all’inizio della fruizione: va inoltrata all’Inps, attraverso il sito online o lo sportello, e presentata poi al datore di lavoro.

A comunicarlo è stato l’INPS con un Messaggio numero 3014 del 27 luglio 2018.

Dal 2018 infatti non è più possibile presentare la richiesta al datore di lavoro in modalità cartacea.

La domanda può essere altresì inoltrata tramite:

  • Patronato;
  • Contact center integrato dell’INPS al numero 803164 o 06164164.

Ti invitiamo a guardare questo video per sapere più informazioni sui permessi allattamento, importi del permesso allattamento, durata allattamento inps 2022 etc…

Compatibilità permessi per allattamento

I permessi per allattamento inps non sono compatibili con:

  • Il congedo parentale;
  • Buoni pasto  quando, la lavoratrice effettua meno di 6 ore effettive di lavoro, probabilmente uscendo prima della pausa pranzo, senza poi riprendere l’attività lavorativa
Leggi anche:  Conversione patente estera 2023 in Italia | procedura completa

Allattamento padre 2022 madre disoccupata

Nel caso sia la madre disoccupata, Il padre ha diritto ai permessi per allattamento nel primo anno di vita del nuovo bambino, anche se la madre è disoccupata, casalinga, inoccupata, dipendente o autonoma.

La domanda va sempre presentata all’INPS con il modello SR90 e al datore di lavoro. Domanda riposi allattamento padre se la madre è disoccupata o casalinga.

Modulo richiesta allattamento 2022 inps

Per chi sta cercando di scaricare il modulo richiesta allattamento 2022 inps pdf qui in questo paragrafo vi inforniamo un link diretto per scaricarlo:

Modulo richiesta allattamento 2022 pdf

Modulo richiesta allattamento 2022 inps
Modulo richiesta allattamento 2022 inps pdf

Permessi allattamento inps 2022: importo

Per il congedo ad ore l’indennità economica è pari all’ammontare dell’ora di allattamento.

Quindi durante le ore di permesso la lavoratrice percepisce il 100% della retribuzione prevista dal contratto di lavoro.

L’indennità viene anticipata dal datore di lavoro ma è totalmente a carico dell’INPS.

Gli unici lavoratori ai quali l’indennità viene pagata direttamente dall’Istituto di Previdenza sono:

  • gli stagionali a tempo determinato;
  • gli agricoli a tempo determinato;
  • i lavoratori dello spettacolo saltuari o a termine.

Leggi anche:

Pulsante per tornare all'inizio